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Devastato impianto dell’Acquedotto Pugliese, possibili disagi nel Foggiano

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Nella notte ignoti hanno asportato materiale e devastato i quadri elettrici dell’impianto di sollevamento di Ordona, provocandone ingenti danni. Nonostante l’immediato intervento dei tecnici allertati dal teleallarme e le manovre messe in atto per immettere risorse nel sistema idrico da fonti alternative, nella giornata sono previste riduzioni di pressione negli abitati di Castelluccio dei Sauri, Ordona, Stornara, Stornarella, Ascoli ed Orta Nova.

Già a partire da questa notte, grazie alla interconnessione del sistema idrico, i tecnici sono riusciti ad indirizzare una parte del flusso del Canale Principale verso l’area colpita. I benefici di questa manovra, comunque, dispiegheranno i loro effetti solo a partire dalla tarda serata di oggi. Disagi saranno avvertiti negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda ai residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dalla riduzione di pressione. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.

DOMANDE FREQUENTI

 

Perché quando Acquedotto Pugliese comunica interruzioni al servizio non si avvertono disagi?

Probabilmente i serbatoi a servizio del condominio o dell’abitazione sono adeguati alle necessità di consumo.

In pratica si utilizza l’acqua contenuta in essi.

Nelle abitazioni prive di riserve proprie di accumulo, si continua ad utilizzare l’acqua ancora presente nelle tubature della rete pubblica, fino al loro totale svuotamento.

 

Perché a volte si continuano ad avvertire disagi anche dopo il ripristino dell’erogazione?

Occorre aspettare che in tutta la rete si ripristinino le condizioni di flusso sufficienti a garantire la giusta pressione.

In pratica ci vuole tempo perché le reti si riempiano nuovamente, e la velocità di riempimento è legata ai consumi degli utenti.

 

Perché l’acqua a volte arriva solo ai piani inferiori?

Acquedotto Pugliese ha cura che l’acqua arrivi al punto di presa del contatore, garantendo una pressione minima di 0,5 atmosfere. Solitamente la pressione è superiore, comunque sufficiente a permettere l’acqua di raggiungere i piani superiori. In caso di pressioni minime, l’acqua difficilmente raggiunge i piani superiori al secondo.

Inoltre, nei periodi di crisi idrica, per garantire sufficienti scorte nei grandi serbatoi extraurbani è probabile che occorra effettuare manovre di riduzione di pressione in rete. In questo caso, le abitazioni ed i condomini forniti di idonei serbatoi, in condizioni ordinarie, non avvertono disagi.

 

Perché nello stesso abitato le condizioni del servizio possono essere diverse?

Dipende principalmente dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche di altre perché a parità di pressione in rete occorre superare un maggiore “dislivello” per servire le abitazioni.

In pratica nelle zone alte degli abitati, in caso di riduzione di pressione, la rete fatica a riempirsi ed a garantire un livello ottimale di servizio.

 

Per superare al meglio eventuali interruzioni di servizio e/o riduzione di pressione nelle reti, Acquedotto Pugliese consiglia:

  • di alloggiare i serbatoi al piano terra o negli scantinati, in modo tale che possano sempre riempirsi durante le ore di piena erogazione.
  • di installare serbatoi con una capacità sufficiente a contenere tanta acqua quanta ne serve quotidianamente, garantendone, così, un adeguato ricambio.

  

Per assicurare migliore igienicità all’acqua accumulata nei serbatoi privati, Acquedotto Pugliese consiglia:

  • di realizzarli preferibilmente in acciaio inossidabile o in cemento armato,
  • di realizzarli ispezionabili da ogni lato,
  • di pulirli almeno una volta all’anno effettuando contestualmente una disinfezione,
  • di dotarli di scarico di fondo e di sfioratore di massimo livello,
  • di non collocare nel locale né la centrale termica né le riserve di carburante o materiali in disuso,
  • se ci sono diversi serbatoi, di collegarli in serie e di fare in modo che essi siano costantemente attraversati dall’acqua di rete
  • che la tubazione in arrivo eroghi acqua a caduta libera visibile al di sopra del livello massimo consentito dal recipiente ricevitore, per evitare che l’acqua in uscita possa ritornare nel tubo adduttore.

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