Le lunghe code di compattatori presso gli impianti foggiani fotografano il momento particolare per Sia srl, la società che si occupa di smaltimento e raccolta rifiuti per conto del Consorzio di Bacino Fg4. Dopo il fallimento della società bulgara che ha garantito le fidejussioni della società in Regione Puglia, e dopo la conseguente sospensione delle attività presso Forcone Cafiero, il commissario regionale Gianfranco Grandaliano ha disposto – fino a quando SIA non troverà nuove garanzie economiche- che i rifiuti di Cerignola e dei Reali Siti andranno dapprima biostabilizzati a Foggia per poi partire alla volta di Grottaglie.
Solo che, nella giornata di ieri, il sistema è andato in tilt: troppi i compattatori in fila per entrare negli impianti di Tbm Foggia, tutti giunti pressoché nello stesso orario congestionando le operazioni di trattamento e rallentando, di contro, il rientro dei mezzi nelle strade. Così i cassonetti hanno iniziato a riempirsi di rifiuti, fino a quando nella giornata di ieri, tra Cerignola e i Reali Siti, si sono registrati numerosi roghi che hanno dimezzato i cumuli di rifiuti per strada ma hanno sprigionato diossina in quantità. Tanto che, in via Ercolano a Cerignola, il dirigente scolastico della scuola Di Vittorio ha dato l’okay affinché i bambini uscissero anticipatamente da scuola dopo che tre cassonetti, proprio di fronte al plesso, sono stati bruciati da ignoti creando fumo e tanfo. Nella serata di ieri i roghi si sono moltiplicati anche nei Reali Siti. A questo si devono aggiungere anche i ritardi dei pagamenti agli operatori di SIA srl, che aspettano da 7 giorni di vedersi riconosciuto il loro stipendio.
La società, fragile da un punto di vista economico, conta da una parte i crediti che i Comuni soci devono corrispondere (con relativi adeguamenti di contratto) per il servizio e dall’altra conta i debiti presso fornitori e ditte di trasporto. Dunque, il cane che si morde la coda, mentre le città sono addobbate da montagne di rifiuti in strada o di fianco ai cassonetti. Ad invocare l’intervento della regione Puglia, oltre che al sindaco di Orta Nova Dino Tarantino, anche il sindaco di Trinitapoli Francesco di Feo, che insieme a Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia aderisce al CIA FG4 di cui fanno parte anche Cerignola e i Reali Siti. Il peccato originale è rappresentato dalla mancata costruzione del VI lotto della discarica Forcone Cafiero, nonostante tutte la disponibilità (dal 2014) di tutte le autorizzazioni: “Superato il no da parte del sindaco di Cerignola, Franco Metta – ricorda di Feo –, oggi si è giunti al punto che il nuovo lotto deve essere costruito. E allora la Regione non tardi ancora nel trasferimento al Consorzio dei fondi necessari. Avviato il VI lotto potremo biostabilizzare a Cerignola, risolvendo il 90% dei problemi. Ma serve la Regione, come partner fattivo. E ciò agevolerà e sarà garanzia anche per i finanziatori privati, a cominciare dalle banche”. La Regione partner del Consorzio Fg4? Un’idea su cui gli uffici dell’agenzia regionale sul ciclo dei rifiuti sta lavorando. I comuni, invasi dall’immondizia, fanno appello al senso di responsabilità: ““Non conosciamo per il momento la ragione di questi ultimi disservizi – dice di Feo – ma non possiamo assistere passivamente allo spettacolo della città invasa da sacchetti di spazzatura. Con un’ordinanza abbiamo disposto la raccolta con altra azienda per i prossimi giorni, costretti poi a rifarci su Sia per l’addebito dei costi sostenuti”.