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Vincitore di concorso e disoccupato, la storia di un docente foggiano “vittima” della Buona Scuola

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Gianluca Di Giovine

Si può vincere un concorso e rimanere disoccupati? Con la “buona scuola” in salsa pugliese evidentemente sì. Un caso emblematico è quello di Gianluca Di Giovine, giovane docente di storia e filosofia della provincia di Foggia, al quale spetterebbe uno dei 34 posti disponibili su base regionale. Le caselle da ricoprire, in linea teorica, sarebbero addirittura 37, per via dell’utilizzazione del 10 per cento in più dei posti disponibili. Per molti insegnanti precari, con il nuovo piano assunzioni si era aperto uno spiraglio, dopo anni di sacrifici tra spostamenti e supplenze.

Le aspettative, le ansie delle prove scritte e orali, prima del vuoto. “Se non vengono pubblicate le graduatorie si blocca tutto – spiega Di Giovine -, al momento non abbiamo avuto nessuna comunicazione dall’ufficio scolastico regionale, eppure nel mio caso le prove sono terminate il 7 settembre scorso”. I passaggi successivi, sempre in linea teorica, sarebbero i seguenti: scelta dell’ambito territoriale di riferimento, chiamata diretta del preside o d’ufficio dagli organi regionali preposti. E via con quello che Di Giovine chiama il “finto ruolo”, una sorta di Jobs Act in salsa scolastica.

L’assenza di comunicazioni sta facendo discutere i vincitori che l’hanno spuntata tra migliaia di partecipanti. Sì perché le graduatorie valgono 3 anni e qualcuno comincia a pensare ad un “attendismo calcolato”, perché in realtà i posti inizialmente valutati sarebbero stati già coperti dai “docenti di ritorno”, ovvero il personale di ruolo che ha esercitato la possibilità di rientro a casa dopo un anno magari al Nord. “E se i 34 posti non ci fossero più?”, si chiedono nel gruppo WhatsApp costituito da poco per seguire le vicissitudini e scambiarsi pareri.

Il paradosso, ora, è che anche nelle supplenze potrebbe essere avvantaggiato chi ha un’anzianità maggiore pur non essendo vincitore di concorso. “Potrebbe essere una beffa doppia – commenta il docente di Orta Nova -, perché potremmo rimanere senza lavoro più a lungo”. Ma il caos paradossale non finisce qui. Di Giovine l’anno scorso insegnava ad Accadia, nel distaccamento del liceo scientifico di Foggia. Adesso quel posto è scoperto. Chi lo ricopriva l’anno scorso ha vinto il concorso, ma è condannato ad essere disoccupato senza bussole credibili per il futuro.


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