È stato arrestato a Minervino Murge e dovrà rispondere di omicidio aggravato, rapina ed evasione. Il duro lavoro delle Forze dell’ordine – circa 60 intercettazioni, un centinaio di perquisizioni e l’utilizzo di varie telecamere – ha consentito la cattura del latitante Cristoforo Aghilar, ricercato da 5 mesi dopo la fuga da film dal carcere di Foggia. Durante tutto questo tempo “ha avuto la possibilità di spostarsi anche grazie a fiancheggiatori da rintracciare”. Sarebbero almeno 10 le località dove avrebbe trovato rifugio.
Sono state trovate alcune lettere che dovranno essere approfondite dagli investigatori. È stato significativo nelle indagini l’apporto dell’Agenzia servizi informativi e delle altre forze dell’ordine. “Uno spirito di condivisione e grande lavoro di squadra”, ha commentato il procuratore di Foggia, Ludovico Vaccaro.
Il comandante dei Carabinieri di Foggia, Nicola Lorenzon, ha spiegato: “Abbiamo fatto i segugi seguendo molte piste. C’è stato uno sforzo investigativo ma anche di tutela dei parenti della signora Bruno, vittima di Aghilar. Ci ha stupito non ricevere segnalazioni, neanche anonime. Forse anche per il timore che la persona incuteva e per la sua capacità di mimetizzarsi. L’uomo era in un casolare abbandonato, nascosto e lontano dalle sue abitudini. Si chiude un cerchio, 72 evasi, 72 catturati”.
Il maggiore Papasodaro, a capo del Nucleo investigativo, ha raccontato: “Il blitz è scattato all’una dopo una serie di informazioni raccolte. Durante l’azione nella zona della casa rurale, Aghilar non ha opposto resistenza. E ha fatto i complimenti agli investigatori: ‘Vi faccio i complimenti, siete stati davvero bravi’. L’uomo pensava di espatriare, forse nell’est Europa”.
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L'articolo “Vi faccio i complimenti, davvero bravi”. Le ultime parole di Aghilar prima della cattura in un casolare: “Era pronto a espatriare nell’est Europa” proviene da l'Immediato.