“Abbiamo paura. Può succedere a chiunque. Questa cosa ha scosso il paese”. Sono le parole di Marianna Borea, 38enne titolare del negozio “Boutique dell’Intimo” in corso Aldo Moro a Orta Nova. Alle 6 del mattino una bomba ha fatto saltare l’attività. Secondo quanto accertato finora, per realizzare l’ordigno piazzato davanti al negozio, è stato usato lo stesso esplosivo per gli assalti ai bancomat con la cosiddetta “tecnica della marmotta”. La donna è sorella di Paolo Borea, presidente del Consiglio comunale al quale ignoti hanno fatto esplodere l’auto lo scorso 22 dicembre. “Non so se gli episodi sono collegati – ha detto la commerciante ai giornalisti -. So solo che dobbiamo riprenderci e riaprire al più presto. Non ho mai ricevuto minacce o richieste estorsive”.
Un attentato che scuote l’intera provincia di Foggia. Proprio ieri, nel capoluogo dauno, circa 20mila persone hanno sfilato per dire basta alla mafia. Una mobilitazione di massa scaturita in seguito all’impressionante escalation criminale di inizio 2020. Ma la malavita continua a colpire indisturbata. Sulla bomba al negozio di intimo di Orta Nova sono in corso le indagini dell’Arma dei Carabinieri.
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