Quantcast
Channel: Orta Nova – l'Immediato
Viewing all articles
Browse latest Browse all 595

Orta Nova, i motivi della strage: non regge la pista dei debiti. Si indaga su più fronti. Attesa per le autopsie

$
0
0

I cadaveri di Ciro Curcelli e della moglie Teresa sono stati trasportati all’obitorio degli Ospedali Riuniti di Foggia, quelli delle figlie Valentina e Miriana, 18 e 12 anni, presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo. Si attendono le autopsie. L’abitazione è stata posta sotto sequestro dai carabinieri. Compagni di scuola delle ragazzine uccise hanno adagiato alcuni fiori davanti al cancello. Orta Nova è ancora incredula e scioccata per la mattanza di via Guerrieri.

I militari dell’Arma stanno provando a ricostruire gli ultimi istanti di vita delle vittime. Sotto analisi tutti i telefonini recuperati nell’abitazione. Si spera di trovare elementi utili da messaggi e chat.

Due in particolare le piste al vaglio degli inquirenti: la prima, battuta fin da subito, quella dei debiti di gioco, ormai quasi del tutto scartata. Non ci sarebbero riscontri e non risulterebbero particolari difficoltà economiche in famiglia. L’altra riguarderebbe presunti problemi nella relazione di coppia. In ogni caso, i carabinieri, al momento, non escludono nulla.

Curcelli, autore della strage, non ha lasciato biglietti per spiegare il gesto. L’uomo, 53 anni, nella notte tra venerdì e sabato ha afferrato una pistola calibro 9 e ha ucciso la moglie Teresa, 54 anni con un colpo alla testa. Stessa sorte per le ragazzine. Poi, Ciro, agente della Penitenziaria presso il carcere di Foggia, ha telefonato ai carabinieri per avvertirli di quanto fatto: “Lascio la porta aperta”.

Infine si è sdraiato sul letto, accanto al corpo senza vita della moglie, e si è sparato. Anche per se stesso un proiettile alla testa. L’uomo è deceduto durante il trasporto in ospedale. Gli inquirenti stanno anche verificando se il poliziotto penitenziario abbia allertato immediatamente le forze dell’ordine dopo il triplice femminicidio o se, fra le azioni, sia intercorso del tempo.

A Orta Nova è rientrato Antonio, 26 anni, figlio più grande della coppia. Il giovane lavora a Ravenna. I carabinieri lo hanno accolto in caserma e ascoltato ma dall’interrogatorio non sarebbe emerso nulla di rilevante. 

Poco emerge sulla personalità dell’assassino, schivo e taciturno stando alle parole di vicini e colleghi. “Ha terminato il suo turno alle 13, poi come sempre si è messo in auto ed è tornato ad Orta Nova”.

L'articolo Orta Nova, i motivi della strage: non regge la pista dei debiti. Si indaga su più fronti. Attesa per le autopsie proviene da l'Immediato.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 595

Trending Articles