"Abbiamo raccolto 75 bollettini con il timbro della Posta visibilmente contraffatto". L'ex sindaco di Orta Nova, l'avvocato Iaia Calvio, riaccende i riflettori sul caso di Chiaffredo Ballatore durante l'ultima puntata della trasmissione "Mi manda Rai tre" (GUARDA il servizio). Con un cittadino, Antonio, denuncia pubblicamente "la poca chiarezza su oltre 600 bollettini e un ammanco che, al momento, è sui 12-13mila euro ma che è destinato a crescere". Il riferimento è ai pagamenti Tarsu (rifiuti) 2012. "Il signor Ballatore - spiega Calvio - sta richiamando alcuni cittadini dicendo di raggiungerlo in ufficio per restituirgli la somma pagata. Un modo per riparare: ma è evidente che un atteggiamento del genere costituisce un'attenuante".
Non solo una questione politica
Da una parte Calvio, consigliere di opposizione. Dall'altra Ballatore, consigliere di maggioranza e braccio destro dell'attuale sindaco Gerardo Tarantino e dell'ex primo cittadino (per vent'anni) Giuseppe Moscarella. "Nel 2011 sono stati inviati più di 1600 accertamenti, ma solo 150 cittadini sono riusciti a dimostrare, con la ricevuta di aver pagato", spiega Calvio. A questo punto, la domanda - avrebbe detto Lubrano - sorge spontanea, e a farla è il docente di diritto privato dell'università Roma Tre Antonello Spadafora: "Dove sono finiti i soldi?". "È evidente - precisa il docente - che tutti questi cittadini hanno stipulato un contratto con la posta la quale non ha rispettato l'impegno che aveva assunto. Per di più, a me pare che non solo loro siano danneggiati, ma anche il Comune che non ha ricevuto i soldi delle tasse. Adesso mi aspetto una manovra comune - cittadini e Comune - che punti a stritolare questo signore per fargli tirare fuori i soldi". Anche perché per poter ricevere pagamenti serve l'okay della Banca d'Italia. Autorizzazione che non avrebbe l'agenzia. Il sindaco ne è al corrente?