“L’intera area ricompresa tra i comuni di Orta Nova, Ordona, Carapelle, Stornara e Stornarella, detta dei “5 reali siti”, pur risentendo in modo significativo dell’influenza della criminalità cerignolana, vanta la presenza criminale forte ed autorevole di clan, quali i Gaeta ed i Russo, capaci di ben interagire con la mafia cerignolana e foggiana”. È scritto nell’ultima relazione della Direzione investigativa antimafia, periodo primo semestre 2018.
Dei Gaeta (in alto il capo clan Francesco Gaeta, 61 anni) scrivono: “Questo clan opera su tutto il territorio della provincia, prevalentemente nello spaccio di stupefacenti, nel racket delle estorsioni e nella gestione dei rifiuti ed è in sinergia con esponenti della criminalità organizzata foggiana, in particolar modo con la batteria Moretti-Pellegrino-Lanza“.
Un passaggio riguardante la criminalità nei reali siti è infine dedicato al “ras dei rifiuti”, Gerio Ciaffa. “Ad Ordona, nel mese di marzo – si legge – la DIA di Bari ha dato esecuzione ad un decreto di confisca nei confronti di un pluripregiudicato del luogo (Ciaffa, appunto). Il provvedimento ha riguardato 3 aziende attive nel settore del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, del trasporto merci su strada e nel settore agricolo, 179 ettari di terreno, 5 immobili, 61 mezzi pesanti, tra trattori, pale meccaniche, escavatori, mezzi agricoli, disponibilità finanziarie, il tutto per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro”.
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