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“Fovea – Last Travel”, scacco matto a gruppo di criminali foggiani. Ai militari: “Siete stati bravi, complimenti”

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“Stroncata una banda di pericolosi criminali di origine foggiane”. Ad annunciarlo i carabinieri di Osimo nelle Marche dopo l’arresto di alcuni malviventi di Orta Nova e Trinitapoli nell’ambito dell’operazione “Fovea-Last Travel”. La banda specializzata in furti di motocicli di grossa cilindrata e di ingente valore, molto appetibili sul mercato illecito, nell’hinterland della provincia dorica di Ancona, aveva base e covo ad Osimo. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del NORM della Compagnia di Osimo agli ordini del Maggiore Raffaele Conforti e guidati dal Luogotenente C.S. Luciano Almiento. L’operazione è stata ultimata nella notte scorsa quando i carabinieri osimani si sono recati in “trasferta” in Puglia presso le loro abitazioni dove hanno suonato “la sveglia”, procedendo alla notifica ed al contestuale arresto in esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere (O.C.C.C.) emessa lo scorso 22 maggio dal Giudice del Tribunale di Ancona, Antonella Marrone su richiesta del P.M. titolare delle indagini Ruggiero Dicuonzo.

Giustizia è fatta ed i reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di furti “…perché in concorso tra loro, al fine di procurarsi un ingiusto profitto commettevano con efferatezza una serie indiscriminata di furti contro il patrimonio, con le circostanze aggravanti dell’aver usato violenza sulle cose ed aver commesso il fatto in più persone riunite da vincolo associativo…”. Con recidiva reiterata specifica infraquinquennale.  

Si tratta di: G.R., nato in Jugoslavia, classe 1984, di origine serbe, ma da anni integrato in Italia e residente a Jesi (AN), coniugato, autotrasportatore, in regola con il permesso di soggiorno, sebbene insospettabile ma ritenuto il basista; D.M., nato a Cerignola, classe 1973, residente a Orta Nova, coniugato, nullafacente, pluripregiudicato con un vasto “curriculum criminale” alle spalle, era sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza, ritenuto il capo dell’associazione.

Presi anche gli esecutori materiali: D.N., nato a Cerignola (FG), classe 1973, residente a Trinitapoli, separato, nullafacente, pluripregiudicato; C.F., nato a Foggia, classe 1983, residente a Orta Nova, celibe, operaio, anche questi con un vasto “curriculum criminale” alle spalle, era sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Nel contesto delle investigazioni e nella ricostruzione dei reati consumati, si è accertato che la banda risultava costituita da 7 pericolosi pregiudicati foggiani, ritenuti “vicini” alla criminalità locale del Gargano, tutti individuati nelle loro specifiche e analoghe responsabilità. Del sodalizio criminale sono state spiccate 4 ordinanze eseguite tra Jesi (AN) e Foggia, provvedendo all’esecuzione e all’arresto in flagranza di reato e poi per i restanti gregari, sempre di origini foggiane, denunciati in stato di libertà per gli stessi reati accertati.

I colpi in trasferta

L’operazione condotta è stata denominata “Fovea – Last Travel” proprio per il modus operandi del sodalizio criminale e cioè la peculiarità di giungere sistematicamente con apposite “trasferte” nelle Marche, segnatamente nei comuni di Osimo e della val Musone nonché in quelli di Jesi, Ancona e Macerata, al solo fine di commettere furti di motocicli di grossa cilindrata facilmente rivendibili sul mercato illecito parallelo – sia integralmente che come pezzi di ricambio – nonché in danno di ditte di autotrasporti. L’ultimo viaggio è stato fatale poiché tratti in arresto.

Con cadenza settimanale, il sodalizio cercava di poter approfittare della tranquillità del circondario di Ancona e quindi recarsi  nella riviera del Conero per mettere a segno furti di motocicli, di rimorchi e presso ditte di autotrasporti in modo impunito e guadagnarsi illeciti profitti, ma non avevano fatto i conti con la macchina investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Osimo e nello specifico degli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile, che con pattuglie in divisa ed in abiti simulati, che quotidianamente sono presenti sul territorio per il perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e rispetto della legalità. L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno dei furti, continua ancora una volta in maniera incessante senza tralasciare nulla di illecito di quanto accade sul territorio di competenza. Tant’è vero che gli arrestati, nel momento in cui sono gli sono scattate le manette ai polsi e preso atto del contenuto dell’ordinanza, si sono complimentati per il lavoro svolto dagli investigatori proferendo all’unanime la frase: “Siete stati bravi, complimenti”. 

Fovea – Last Travel” nasce nel mese di ottobre 2017, quando i carabinieri del Nucleo Operativo di Osimo avviavano un’attività finalizzata ad identificare un sodalizio criminale proveniente dalla provincia di Foggia dedito alla perpetrazione di delitti seriali contro il patrimonio e nello specifico di rimorchi e soprattutto di motoveicoli.

In data 20.10.2017  alle ore 01.00 del 20.10.2017, la pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Osimo, interveniva in via Montegalluccio del comune di Osimo (AN), nei pressi della ditta di ingrosso di pneumatici ivi esistente, in quanto poco prima, una Guardia Giurata dell’Axitea, aveva notato un auto dalla quale scendevano tre persone, che a piedi si incamminavano per i campi circostanti. L’autovettura, un’utilitaria invece, proseguiva la sua marcia verso la vicina via Ancona. I tre più l’autista, alla vista della guardia giurata fuggivano a piedi nei campi. I Carabinieri, giunti subito sul posto, iniziavano le ricerche e riuscivano a rintracciare e bloccare uno del gruppo, che vestito di nero, era accovacciato in una scarpata, di un terreno, poco distante dal magazzino di pneumatici. Questi, privo di documenti veniva accompagnato degli Uffici dei Carabinieri di Osimo al fine di procedere alla sua reale identificazione e così dai riscontri della banca dati delle FF.PP., si accertava essere D.N. classe 73, nativo e residente a Cerignola (FG), gravato da numerosi precedenti e pendenze penali per reati contro il patrimonio. Dalla perquisizione eseguita si aveva modo di rinvenire un coltello a serramanico, numerosissimi grimaldelli e oggetti destinati esclusivamente allo scasso (chiavi, cacciaviti e pinze in genere), nonché una ricetrasmittente e un passamontagna, il tutto sottoposto a sequestro.

D.N., durante la permanenza presso la Caserma dei Carabinieri di Osimo, si vantava di essere dedito alla consumazione di reati contro il patrimonio da diversi anni. 

Scattano le indagini e i Carabinieri in modo certosino riescono in breve tempo a ricostruire tutta la vita del fermato e soprattutto dei suoi complici. Si giunge così all’individuazione del “basista” accertato essere non di meno che un autotrasportatore, capace di fornire in poco tempo tutte le notizie utili ai “compagni foggiani” per giungere ad Osimo e depredare quanto concordato ed individuato. Numerosi furti presso magazzini di stoccaggio e ditte ubicate in Osimo, non sono stati portati a termine solo grazie all’azione preventiva dei Carabinieri che, dispiegando ininterrotte pattuglie sul territorio hanno fatto si che gli stessi desistessero.

L’indagine nel suo contesto è stata alquanto complessa atteso che gli indagati utilizzavano utenze telefoniche intestate ad ignare persone, veicoli noleggiati e, mentre compivano l’azione delittuosa utilizzavano apparati ricetrasmittenti, ma ciò nonostante i servizio di osservazione controllo e pedinamento davano i loro risultati.

Ritornando al “basista”, ritenuto spartiacque di tutta l’attività investigativa, i carabinieri accertavano che questi, oltre a fornire indicazioni dettagliate sul sito da depredare, forniva loro supporto logistico e nella fattispecie metteva nella loro disponibilità un appartamento ubicato in Osimo (AN) dove si radunavano e, nel corso di “festose cene”, anche a base di “cocaina”, studiavano le loro azioni criminose. Il tutto ovviamente monitorato dagli investigatori che provvedevano a documentare e fotografare il tutto, senza tralasciare nulla.

Particolari del modus operandi consistevano in:

  • per i furti di motocicli, individuati ovviamente del basista jesino, i foggiani arrivavano sul posto con un autocarro a noleggio dotato di una pedana meccanica mediante la quale caricavano la moto alla luce di giorno facendo ritorno nell’hinterland foggiano;
  • per i furti nelle ditte, il sito individuato dall’autotrasportatore-basista jesino, giungevano sul posto con un autocarro di grosse dimensione ove poter occultare la refurtiva
  • per il furto di rimorchi, commessi nell’area portuale di Ancona, giungevano sul posto con una motrice attendendo lo sbarco della motonave dalla Grecia che avveniva nei week-end in modo tale che solo il lunedì i proprietari si avvedevano del furto.

Corollario di tutta l’attività investigativa è l’arresto operato il 27.08.2017 per furto di motociclo T-Max commesso in Ancona nonché quello operato il 13.01.2018 a seguito del furto del rimorchio occorso nell’area portuale di Ancona.

Nel corso di tutta l’attività investigativa, i carabinieri di Osimo hanno accertato ben 10 furti per un danno economico oltre i 500.000,00 euro, rinvenendo e restituendo ai legittimi proprietari quanto asportato.

La banda foggiana, nel periodo ottobre 2017 – gennaio 2018, si rendevano responsabili a vario titolo di nr. 10 episodi criminosi della stessa fattispecie sotto indicati, commessi nei comuni di Ancona, Osimo (AN), Jesi (AN) e Macerata, con lo stesso “modus operandi”, asportando motocicli e rimorchi in sosta. Queste le tappe criminali:

  1. il 03.08.2017, in Jesi (AN), furto del motociclo TRIUMPH Tiger 1050 cc, di proprietà di P.M., nato e residente a Jesi, Classe 1990, denunciato presso il locale Commissariato di P.S.;
  2. il 03.08.2017, Jesi (AN),  furto del motociclo YAMAHA T-Max, di proprietà di F.F., nato e residente a Jesi (AN), Classe 1983, denunciato presso la locale Stazione CC;
  3. il 03.08.2017, in Jesi (AN), furto del motociclo YAMAHA T-Max, di proprietà di S.R., nato a San Marcello (AN), Classe 1949, residente a Jesi, denunciato presso la locale Stazione CC;
  4. il 16.09.2017, in Ancona, furto del motociclo YAMAHA T-Max, di proprietà di A.M., nato e residente in Ancona, Classe 1989, denunciato presso la Stazione CC di Ancona Centro;
  5. il 24.09.2017, in Ancona,  furto del motociclo YAMAHA T-Max, di proprietà di S.F., nato a Falconara M.ma (AN), Classe 1957, residente ad Ancona, denunciato presso la Stazione CC di Ancona Principale;
  6. il 18.11.2017, in Ancona, furto del motociclo YAMAHA T-Max, di proprietà di P.E., nato e residente ad Ancona, Classe 1977, denunciato presso la Stazione CC di Ancona Principale;
  7. il 18.11.2017, in Macerata, furto del motociclo YAMAHA TT-600, di proprietà di C.A., nato a Ragusa, Classe 1984, residente a Macerata, denunciato presso la locale Stazione CC;
  8. il 17.12.2017, in Ancona,  furto del ciclomotore YAMAHA Aerox, di proprietà di OLIVIERI Malvina, nata e residente ad Ancona, Classe 1969, denunciato presso la Questura di Ancona;
  1. il 04.1.2018, in Ancona, furto del rimorchio marca MIELE, di proprietà di S.G., nato a Pescara, Classe 1967, residente a Collecorvino (PE), denunciato presso la Stazione CC di Ancona Principale;
  1. il 13 gennaio 2018, in Ancona, zona porto, furto di un semirimorchio, di proprietà della ditta KARASSULIS ITALIA, sita a Piacenza, carico di vasi di espansione per pompe idrauliche, bloccato presso il casello autostradale della A14 “Ancona Nord”. Il semirimorchio, compreso il carico, del valore stimato complessivamente in €. 50.000,00 circa, veniva restituito  al legittimo proprietario, la cui denuncia formalizzata presso la Stazione CC di Osimo.

Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito e la notifica dell’Ordinanza associativa e dopo essere stati sottoposti al foto-segnalamento e rilievi dattiloscopici, venivano tradotti e reclusi presso le Case Circondariali di Foggia e Ancona-Montacuto a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona.

A carico dei malviventi foggiani, considerata la grave caratura delinquenziale e pericolosità sociale, venivano redatte 3 proposte per l’irrogazione delle misure di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio dalle province di Ancona e Macerata, inoltrate alle competenti Questure di Ancona e Macerata.      

Il Maggiore Raffale Conforti ed il Luogotenente C.S. Luciano Almiento, soddisfatti per l’ennesima brillante operazione hanno affermato “Un successo dovuto all’impegno delle pattuglie di Carabinieri dispiegate sul territorio nella repressione e soprattutto nella prevenzione”: Giriamo ogni giorno il territorio sia di notte che di giorno, incontriamo i cittadini per confortarli ed invitarli a denunciare. Alcuni hanno paura ma devono essere tranquilli perché è grazie al coraggio di chi l’ha fatto che abbiamo compiuto questa brillante operazione.

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