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Gatta a Carapelle e Orta Nova: “Perché votarmi? Basta leggere il mio curriculum”

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“Cominciamo da ora, è il numero zero per Carapelle”. Così il candidato all’uninominale camerale per il centrodestra del collegio Manfredonia-Cerignola Giandiego Gatta ha salutato i convenuti nella sede azzurra di Carapelle davanti al prossimo candidato sindaco, Umberto Di Michele, che nel suo rassemblement civico ha persone di ogni schieramento, dalla Lega di Salvini a Forza Italia. Il suo competitor, l’ingegner Ricci, uomo di fiducia di Remo Capuozzo ha dalla sua solo il Pd locale, molto diviso e non allineato alle posizioni di Raffaele Piemontese.
Testimonial d’eccezione per il vicepresidente del Consiglio regionale l’ex sindaco Alfonso Palomba. Nei cinque reali siti Gatta ha bisogno di supporter motivati. Il suo tour elettorale, poi proseguito questo pomeriggio anche ad Orta Nova, è stato organizzato dall’avvocato Pietro Barbaro. Accanto a lui l’inseparabile amica delle campagne elettorali, l’europarlamentare Barbara Matera.
“Quello che conta sono i risultati – ha detto Palomba -. Non chiacchiere ma fatti concreti, basta vedere le sue proposte di legge regionali. Io credo che possa essere una risorsa, una garanzia per il territorio. Dobbiamo creare un nuovo criterio di selezione, anche se un piccolo filo di coerenza deve esserci sempre, quello che conta è la garanzia degli uomini e delle donne. Se scegliamo qualcuno che è nel territorio, al di là degli schieramenti, potremo creare sviluppo”.

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“Non ci si può inventare politici, ci vogliono dei valori e un’attenzione per il territorio”, ha continuato, riferendosi ai 5 stelle. Non mancano gli azzurri che lo sosterranno e che tenteranno con Di Michele di “cambiare Carapelle”, ormai degradata e simile “ad una cittadina della Bolivia”.
“Questo collegio abbraccia Carpino, Monte, i 5 reali siti, 4 paesi dei Monti Dauni, Cerignola, Manfredonia, Mattinata. Rosangela Giannatempo mi ha consentito di riabbracciare tutti i mondi della galassia del centrodestra, che ne sono certo tornerà a governare la nostra nazione. Sono convinto che il centrodestra si aggiudicherà le elezioni”. Gatta ha voluto parlare un po’ di sé nel comitato.

“Voi dovrete capire per chi vi andate a spendere. Esercito la professione di avvocato, non sono un nullafacente. Faccio il civilista, ognuno di noi ha approfondito un ramo del diritto. Nel 2004 fui nominato presidente del Parco del Gargano da Matteoli, vi rimasi fino al 2010, poi il partito volle candidarmi in Regione. Ottenni 14mila voti di preferenza, un record storico. Essere rieletto è più difficile. Nel 2015 sono stato il più suffragato di tutta la Puglia in Forza Italia. Oggi rappresento la coalizione”.
L’avvocato sipontino ha invitato tutti a documentarsi sul suo conto. “Su 86 sedute sono stato presente 86 volte. Ho presentato 10 proposte di legge, di cui 4 sono diventate leggi. Aiuti e sostegno a coloro che si sottopongono alla chemio, la legge che prevede sostegni abitativi ed economici a coniugi separati. Ho diramato 170 comunicati stampa. Voglio che voi leggiate il mio curriculum. Voglio essere un punto di riferimento per voi. Ho lo stesso numero di telefono da 20 anni. Io voglio contribuire a redimere la politica da un immaginario collettivo che la vede falsa. La politica ha già dato il peggio di sé, non parlerò male degli altri candidati. Voglio condurre una campagna signorile elegante e propositiva. Ho fatto le battaglie per la Diga Piano dei Limiti, per il Gino Lisa, se sarò eletto sarò il parlamentare di tutti”.

Barbara Matera dal suo canto ha ammesso di aver fatto di Gatta una sua “bandiera politica”. “Sono una europarlamentare che può dire di essere trasparente, solo coloro che veramente lavorano possono dirvi: controllate. È importante capire la filiera istituzionale, dal Parlamento europeo alla Camera fino ai Comuni”. Nel comitato tanti apparivano scettici. Il Movimento 5 Stelle fa molta presa nella Carapelle rurale e in quella della ville hollywoodiane. Due disoccupati hanno avvicinato il candidato. “Nessuno fa nulla per noi, a 52 anni siamo degli invisibili, siamo tagliati fuori anche dal Rei”.
Il candidato ascolta. A l’Immediato è netto: “La mia candidatura è stata una delle poche che non ha avuto ostacoli. Sto cercando di fare il padre nobile per riconciliare le varie anime e recuperare un mondo disaffezionato”.
In attesa della mega convention di Manfredonia di sabato pomeriggio quando Gatta presenterà la pattuglia di 4 consiglieri comunali sipontini, tra cui Antonio Conoscitore, il candidato ha toccato Orta Nova, in compagnia del segretario Raffaele Di Mauro, in posizione due nel listino alla Camera.
Nella piazza ortese i cittadini sono divisi.
“Bordo sarà soccombente se Orta Nova non voterà Iaia Calvio. La nostra città sarà determinante”, dice un piddino. Ex amministratori e altri residenti si lanciano in previsioni. “Iaia ad Orta Nova prenderà 4mila voti”. “Seh, 400!”, ribatte un grillino ridendo. “Gatta raccoglierà un migliaio di voti col sindaco”. 1 su 4 starà con Calvio? Si sospira. “Se il Pd arriva al 16 per cento è già un trionfo”, rimarca un ex sindaco. 1800 voti è quotata.
La ex prima cittadina ha ancora molti avversari. “Io non la sento, non sta facendo niente, Calvio si è permessa di andare in tutta Italia ad infangare Orta Nova”, dice Antonio Torchiarella.
Intanto nel comitato Gatta si ripresenta, rimettendo al centro la sua faccia e la sua storia.

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