Violenze, minacce e molestie nella storia “d’amore” tra Daniele Lioi, 23enne foggiano residente a Orta Nova e una 20enne ortese. Lui, operaio Fiat a Melfi, incensurato, è accusato di stalking, lesioni personali e sequestro di persona. Il giovane è finito in carcere perché avrebbe ripetutamente minacciato, molestato e usato violenza fisica nei confronti della fidanzata con condotte reiterate fino dal 2013. Un atteggiamento che ha costretto la vittima a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita, costretta in questi anni a un perdurante stato di paura.
La ragazza ha subito molteplici aggressioni. Lioi, forse in preda alla gelosia, le impediva di usare il telefono e uscire di casa. L’arrestato, in più occasioni e al culmine di numerosi litigi, è anche arrivato a chiuderla in una camera della sua abitazione (i due non vivevano insieme) senza farla uscire per un lungo lasso di tempo. “Non gridare altrimenti ti ammazzo”, le diceva.
Alla fine, esasperata, la ragazza ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri. In seguito i militari hanno raccolto testimonianze riscontrando la veridicità di quanto spiegato dalla vittima. Sono emersi gravi indizi di colpevolezza e quindi il giovane è stato fermato e arrestato.